sabato 27 settembre 2008

IL PESO DEL PESO

Quante volte ci è capitato di passeggiare per strada, passare davanti ad una pasticceria, entrare e, all’improvviso, ci ritroviamo con un buon pasticcino con la crema?
Quante volte ci siamo ritrovati sulla bilancia e abbiamo notato che siamo ingrassati un altro po’ oppure che non stiamo perdendo peso come desideriamo?
Molte persone ogni giorno combattono la dura battaglia contro la bilancia, le calorie…
Sembra una guerra persa in partenza, invece noi abbiamo un’arma molto potente: la nostra mente e la consapevolezza dei nostri pensieri!
Nel momento in cui mangiucchiamo qualcosa, anche la più piccola, noi prima di “fare” “pensiamo”. Il mangiare È UN ATTO VOLONTARIO, PENSATO.
Grazie a questa grande capacità dell’essere umano possiamo scegliere se fare o no una cosa. Un piccolo esercizio per accresce la consapevolezza di ciò che mangiamo e con quale disinvoltura lo facciamo è annotare per un paio di giorni tutto ciò che stuzzichiamo. Avremo sicuramente delle sorprese, molto spesso non ci rendiamo neppure conto di quante cose mettiamo in bocca.
Sovente sottovalutiamo l’importanza e la potenziale forza della consapevolezza. Nel momento in cui abbiamo il desiderio di spizzicare, possiamo, sicuramente con una buona forza di volontà, non accettare questi pensieri che sabotano la nostra dieta.
Quanto detto sopra sembra una riflessione scontata e superficiale ma solo attraverso una piena consapevolezza dei nostri pensieri possiamo cominciare a modificarli.dieta

Dott. Angelo Collevecchio

mercoledì 17 settembre 2008

CHE ANSIA L'ESAME DI DOMANI!!!!

Se quando dovete affrontare un esame vi scoppia dentro una specie di terremoto, il cuore vi batte forte, e la faccia vi diventa paonazza e la vostra mente vaga priva di direzione…ebbene! Soffrite di ansia da esame.
Questo tipo di disagio colpisce ragazzi e giovani alle prese con gli esami, ma anche adulti alle prese con impegni importanti.
Ora, la domanda fondamentale è:
“La paura dell’esame è inevitabile?”
La risposta è: “È evitabile! Essa non è assolutamente necessaria”.
Altra domanda che può sorgere è:
“È utile al fine della prova?”
“No, assolutamente! Produce svantaggi e sofferenze inutili”
esame
È normale essere tesi ed emozionati quando ci troviamo in una situazione di stress, la prima cosa da comprendere è che le prove fanno parte della vita…quante prove abbiamo superato prima di questa? Un buon modo per prenderne pienamente coscienza è scrivere i momenti critici in cui abbiamo avuto successo.
Fortunatamente, a fronte dei numerosi ragazzi che vivono questo tipo di sofferenza si sono strutturati veri e propri training con esercizi e test di valutazione, che hanno il fine di far diminuire le note d’ansia.

Dott. Angelo Collevecchio

lunedì 15 settembre 2008

IL GIOCO D'AZZARDO PATOLOGICO ( GAP)

Persistente e ricorrente comportamento di gioco d'azzardo maladattivo, come indicato da cinque o più dei seguenti :

1) è eccessivamente assorbito dal gioco d'azzardo( es. è eccessivamente assorbito nel rivivere esperienze passate di gioco d'azzardo, nel programmare la successiva avventura, o nel pensare ai modi di procurarsi denaro con cui giocare).
2) ha bisogno di giocare d'azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere l'eccitazione desiderata.
3) ha ripetutamente tentato senza successo di controllare, ridurre o interrompere il gioco d'azzardo.
4) è irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d'azzardo.
5) gioca d'azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico.
6)dopo aver perso al gioco,spesso torna un altro giorno per giocare ancora.
7) mente ai membri della famiglia, al terapeuta o ad altri per occultare l'entità del proprio coinvolgimento nel gioco d'azzardo.
8) ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d'azzardo.
9) ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d'azzardo.
10) fa affidamento su altri per reperire il denaro per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d'azzardo.

DOTT.SSA Alessandra Rosa

venerdì 12 settembre 2008

CONSULENZE DI COPPIA

coppia
La coppia rappresenta sicuramente l’esperienza più significativa di ogni individuo, nasce da un rapporto magico in cui si fondono gioco e fantasia. Nella ricerca continua della stabilità le persone coinvolte nella relazione devono sempre arrivare a compromessi, definizioni e ridefinizioni delle regole che possono essere esplicite o implicite. È importante sottolineare che ogni partner porta all’interno della coppia le proprie aspettative, norme e convinzioni. L’incontro dei due modi di pensare può essere costruttivo o distruttivo. Le consulenze di coppia sono utilissimi incontri per confrontare i propri modi di interagire e comunicare. Favorire il processo di consapevolezza dei pensieri disfunzionali sulla relazione che portano al conflitto è l’obiettivo principale delle consulenze.

Dott. Angelo Collevecchio

PAVOR NOCTURNUS( disturbo da terrore nel sonno)

1. Particolarmente comune nei bambini.
2. improvviso risveglio associato ad ansia.
3. movimento.
4. pianto.
5. il soggetto non ricorda l'evento.
6. si manifesta durante il sonno non-REM profondo.
7. spesso si manifesta nella prima o nella seconda ora di sonno.
8. raramente è necessario un trattamento durante l'infanzia.
9. svegliare il bambino prima di un episodio di pavor nocturnus che si ripete in modo regolare per diversi giorni, può servire ad eliminare gli episodi per lunghi periodi di tempo.


Dott.ssa Alessandra Rosa

LA NARCOLESSIA

E' un disturbo primario del sonno caratterizzata da:

- eccessiva sonnolenza diurna;
- cataplessia ( brevi episodi di paralisi muscolare);
- paralisi del sonno;
- allucinazioni ipnagogiche.

La narcolessia è un'anomalia dei meccanismi inibitori del sonno REM; si distingue dal senso di affaticamento per gli attacchi di sonno di breve durata- meno di 15 minuti-; tali attacchi possono essere precipitati da un'attività monotona o sedentaria.
narcolessia

DOTT.SSA Alessandra Rosa

sabato 6 settembre 2008

SICUREZZA STRADALE

Diversi sono i fattori che influenzano negativamente il livello di vigilanza alla guida:

- stili di vita e comportamenti a rischio;
- assunzioni di farmaci e alcool;
- disturbi del sonno;

Possibili contromisure:

- intervento educazionale;
- idoneità alla guida;
- adeguato rilevamento dati;
- adeguata valutazione della sonnolenza patologica.

Le generazioni di guidatori più giovani sono interessate al problema dell'assunzione di droghe ed ai suoi effetti sulla guida. Vi è una frequenza di poliassunzioni di alcool+ stupefacenti o di due più stupefacenti e nel 19% dei casi di alcool+ due o più stupefacenti.
L'assunzione di CANNABIS provoca:

- modificazione dei riflessi;
- modificazioni del tono dell'umore e della capacità di concentrazione;
- modificazione della capacità di autocontrollo;
- modificazione della capacità di messa a fuoco e arrossamento degli occhi;
- aumento della frequenza cardiaca.

Gli OPPIACEI provocano:

- sonnolenza;
- abulia;
- rallentamento ideomotorio;
- modificazioni dell'umore.

La COCAINA provoca:

- irrequietezza;
- loquacità;
- eccitamento;
- idee deliranti;
-una falsa sensazione di accrescimento delle forze e delle capacità mentali;
- crisi epilettiche.

Le AMFETAMINE provocano:

- affaticamento;
- stress illusoriamente mascherata dalla sostanza assunta;
- riducono la percezione del rischio.

sic.stradale

DOTT.SSA Alessandra Rosa

IL MOBBING

mobbing2
E'una forma di violenza psicologica che si verifica ripetutamente per almeno sei mesi; è una delle fonti di stress più rilevanti nella società contemporanea. Cosa provoca il mobbing?

- stress;
- disturbi del sonno:
- disturbi sessuali;
- disturbi alimentari;
- ansia;
- depressione;
- difficoltà di concentrazione;
- umiliazione;
-pensieri suicidari;
-peggior rendimento sul lavoro;
- assenze dal lavoro per malattia.

Come fare per gestire il problema?

- training assertivo con un professionista;
- sostegno dei colleghi;
- ricorrere alla legge.

DOTT.SSA Alessandra Rosa

SALUTE MENTALE

Stato mentale caratterizzato da benessere psicologico e da accettazione di sè. Dal punto di vista clinico la salute mentale corrisponde all'assenza di malattie psichiche. L'assenza di malattia non coincide necessariamente con uno stato di benessere. Quest'ultimo viene inteso come qualcosa in più, ovvero un processo di sviluppo personale.
Secondo stime tra loro concordi, una percentuale di popolazione compresa tra il 10 e il 15% presenta problemi di salute mentale abbastanza gravi da richiedere trattamento. Questo non implica però che tutti lo ricerchino: spesso le persone non si affidano ai professionisti della salute mentale ma, credono di poter risolvere i problemi da sè.
Le moderne conoscenze sulla salute mentale e sulla malattia derivano da numerose scienze che hanno permesso di chiarire le basi biologiche, psicologiche e sociali del comportamento umano e dei suoi disturbi. Per quanto riguarda la prevenzione per lo studio della salute mentale, sono fondamentali altre aree della ricerca psicologica, relative alla percezione, all'elaborazione delle informazioni, al pensiero, al linguagio, alle emozioni, alla personalità ed al comportamento sociale.
sal.mentale

Dott.ssa Alessandra Rosa
biglietto da visita