1. Riflessione: rispondete dimostrando di aver recepito il messaggio. Potete aggiungere informazioni o ponete dei limiti.
2. Asserzione ripetuta. Non giustificate opinioni o desideri, ripetete il punto di partenza. In questo modo ignorerete le questioni irrilevanti e quelle che possono provocare ulteriore attrito.
3. Esprimete le vostre supposizioni circa l'opinione o la posizione dell'aggressore e rimanete in attesa di una sua risposta.
4. Ricorrete ad affermazioni in " prima persona" " io penso", " io sento" ecc..
5. Rivolgete le domande: le domande si dimostrano molto utili nel contrastare l'aggressione non verbale.
6. Affermazioni paradossali: fate un'affermazione che induca gli altri a pensare che le loro affermazioni aggressive potrebbero ritorcersi contro se stessi.
7. Interruzione: sospendete la discussione e fate una pausa; tale comportamento permette di prendere tempo per pensare a quale risposta fornire, come pure nel caso in cui si intenda rifiutare una domanda o una richiesta.
8. Ripetizione: se avete l'impressione che il vostro interlocutore non vi stia ascoltando, potete domandargli: " che cosa hai capito di quello che ho appena detto?".
9. Inversione del feedback: chiarite ciò che pensate vi sia stato detto ripetendolo di nuovo, con parole vostre.
10. Risposte essenziali: se vi sentite attaccati, ma non avete voglia di continuare la discussione e non sentite di voler difendere la vostra posizione, rispondete in maniera diretta con un " si" o un " no".
Dott.ssa Alessandra Rosa
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